Una ragazza adorabile di Georgette Heyer - Recensione: Review Party

 


Oggi il blog partecipa al Review Party di Una ragazza adorabile di Georgette Heyer. 

Ringrazio la casa editrice Astoria per la copia in omaggio. 



Sposerò la prima donna che incontro!”


“Sposerò la prima donna che incontro!”

Essere stato respinto dalla fascinosa Isabella Milborne è una vera sciagura per il giovane lord Sheringham: rimanere scapolo, infatti, non gli permette di entrare in possesso di una consistente eredità. Impulsivo come sempre, Sherry decide allora di fare un matrimonio di convenienza… e la prima donna che incontra è la dolce e ingenua Hero Wantage, una ragazza adorabile che lo ama sin dall’infanzia. Hero quasi non crede alla sua buona sorte e si getta – innamorata e riconoscente – tra le braccia di Sherry.

Ma nessuno è pronto ad affrontare la lealtà e il candore di Hero. Di certo non lo è Sherry, troppo cieco per accorgersi di quanto la giovane moglie sia buona e generosa. Ma soprattutto non lo è quel Bel Mondo londinese in cui è permesso ogni intrigo purché lo si ammanti di discrezione e obbedisca alle regole non scritte dell’etichetta.

Così, fra tavoli da gioco e salotti esclusivi, si sviluppa ben presto un’irresistibile commedia degli equivoci, con Sherry che cerca di porre rimedio alle gaffe della moglie (senza riuscirci), con Hero che sconcerta tutti con la sua schiettezza (senza accorgersene) e gli scapestrati amici di Sherry a fare da coro (e da sostegno a Hero). Ma la sorpresa più grande deve ancora arrivare: cosa succede infatti quando un matrimonio di convenienza si trasforma in un’appassionata storia d’amore?


La mia opinione 

Georgette Heyer è una garanzia per i romanzi storici regency. Una ragazza adorabile mi ha immerso in quel mondo ormai lontano, estraniandomi per qualche ora dalla realtà. Le descrizioni erano talmente coinvolgenti che mi è sembrato di essere lì, con i protagonisti, a tifare per Hero e a trattenermi da prendere a sberle il caro Sherry. In particolare ho trovato parecchio interessanti e “adorabili” gli amici del protagonista maschile. La Heyer li ha saputi delineare perfettamente, con i loro pregi e i loro difetti. Più volte sono riusciti a strapparmi una risata e soprattutto il modo in cui hanno sempre sostenuto Hero me li ha fatti guardare con somma benevolenza. Il mio preferito è George, con il suo carattere fumantino e la tendenza a sfidare chiunque a duello. 

George mi ha fatto sorridere molto e ho tifato per lui e la dama dei suoi sogni. 

Una ragazza adorabile ci mostra un modello femminile, incarnato da Hero, che non conosce i canoni della società dell’epoca, fatto di rigide norme di comportamento che erano alla base della propria reputazione. Hero è una donna, giovane, ingenua, che non sa quali comportamenti e amicizie siano adeguate e che soprattutto agisce con il cuore. La sua guida? Un uomo nato in quella stessa società, ma che la spinge a commettere errori senza volere perché troppo egoista per rendersi davvero conto dei sentimenti degli altri e che finisce per non conoscere nemmeno i propri. 

Hero commette molte leggerezze e spesso si mette anche in situazioni pericolose, ma molti dei suoi atti sono genuini, umani, anche se inconcepibili per una società basata solo sulle apparenze. 

La Hayer ci dona un personaggio femminile che è il suo opposto: l’incomparabile Isabella, una ragazza che sa come comportarsi in società, sa come gestire i propri corteggiatori e a tratti è egoista e invidiosa, ma che rischia di venire inghiottita da quei meccanismi sociali che conosce così bene, rischiando di perdere il suo vero grande amore. 

In generale ho provato un po’ di tenerezza per questo personaggio che per certi versi è la nemesi di Hero. 

Non posso non parlare di Sherry, il protagonista maschile di Una ragazza adorabile. Sherry è un ragazzo egoista, pieno di vizi e, per quanto sia ben inserito nella società, assume dei comportamenti che non possono essere considerati modelli per Hero, alla quale pretende di insegnare a vivere. Sherry è buono di fondo, ma non gli è mai stato insegnato a prendere in considerazione i sentimenti degli altri, che finisce per ferire con leggerezza e cinismo. Per esempio non si rende conto delle coltellate che infligge alla moglie con le sue affermazioni o dei pessimi esempi che fornisce alla ragazza. 

In generale avrei preferito che Hero non fosse così succube del marito, pronta a seguire ogni suo dettame, anche il più ingiusto o il più pericoloso. 

La ragazza avrà un riscatto in tal senso? Sherry aprirà gli occhi sui propri sentimenti? Tanti saranno i colpi di scena che vi faranno trascorrere delle ore piacevoli. 

Lo stile della Heyer è formale e curato. Di tanto in tanto usa dei termini che per l’epoca sarebbero stati considerati volgari ma che delineano i personaggi. 

La lettura è scorrevole. Una ragazza adorabile è un romanzo corale, che ci permette di conoscere sentimenti, pensieri e turbamenti di un buon numero di personaggi che ci donano l’immagine di un’epoca ormai lontana. 

Assegno a Una ragazza adorabile 6 stelle su 6. 

Consigliatissimo. 


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