Meno male che ci siete voi di Amanda Colombo - Recensione: Review Party


Oggi il blog partecipa al Review Party di Meno male che ci siete voi, il romanzo di Amanda Colombo che uscirà domani. Ringrazio la Garzanti per la copia in omaggio.

1. Quando entra un cliente, saluta sempre per primo. 2. Non chiedere mai al cliente cosa vuole, ma come puoi aiutarlo. 3. Ascolta il cliente con attenzione. 4. Mai giudicare. 5. Sorridi. Sorridi sempre. 6. Lascia che chi entra possa girare per ogni pertugio della libreria. 7. Quando entra un bambino, portati alla sua altezza. 8. Appena puoi, osa. Azzarda. Porta il cliente lontano dai suoi gusti abituali. 9. Leggi tanto, tantissimo. 10. Sii paziente. Scegliere un libro è come trovarsi un amico: c'è chi si butta e chi si avvicina con diffidenza. All'alba dei trentacinque anni, Bianca abbandona le Dolomiti per lasciarsi alle spalle un ricordo doloroso e si trasferisce nel paese in cui ha trascorso l'infanzia, poco fuori Milano. Ha deciso di tornare nell'appartamento della nonna, lì dove è stata davvero felice. Perché, sotto casa, c'è «La stanza di Virginia», la libreria del signor Marco, che l'ha sempre accolta con un sorriso e un buon consiglio. È cresciuta tra quegli scaffali polverosi, incartando volumi dietro il bancone e consultando i testi per le ricerche scolastiche. Quando il vecchio libraio le annuncia che sta per chiudere, Bianca non riesce a crederci e, benché dispiaciuta, accetta la proposta di aiutarlo nei mesi che restano. Giorno dopo giorno, impara dal signor Marco i trucchi del mestiere: come prestare orecchio senza essere invadente o come interpretare i gesti dei clienti alla ricerca di un libro. A riempire questa nuova vita ci sono anche le migliori amiche di Bianca, l'incontenibile Mavi e la paziente Dele, ognuna con i propri problemi, ma pronte a sostenersi a vicenda. Eppure, per poter andare avanti, Bianca sa di dover chiudere i conti con il passato. E forse la libreria può rivelarsi un punto di inizio, sia per lei sia per le sue amiche. Da anni Amanda Colombo lavora come libraia e ha imparato a guidare i clienti nella scelta di un libro, scoprendo che, spesso, non sono alla ricerca solo di una buona lettura. Dalla sua esperienza è nato "Meno male che ci siete voi", un esordio che non è solo un inno alle librerie, ma soprattutto una storia di amicizia e crescita, che passa attraverso il dolore e rifiorisce grazie alla carta stampata. Perché non c'è un'età giusta per scoprire e inseguire una passione.

La mia opinione 

Meno male che ci siete voi è una carezza, una vera coccola. Se amate i libri, le librerie e il mondo dell'editoria, questo romanzo fa il caso vostro. L'autrice, infatti, lavora da anni come libraria e questa sua passione esce dalle pagine e raggiunge il lettore che può capire meglio le caratteristiche di questo lavoro e il potere dei libri di curare ferite e fornire anche nuovi inizi. 
La caratteristica di Meno male che ci siete voi che mi ha colpito è il realismo e la profonda quotidianità dei personaggi e delle relazioni che ci vengono mostrati anche grazie a uno stile che ricorre al linguaggio parlato e spesso anche dialettale. Le situazioni che le protagoniste si trovano a dover affrontare sono quelle con cui  molte persone nella realtà si trovano a dover fare i conti.  E i personaggi che le vivono sono tali da permettere una grande immedesimazione. Qualcuno avrà una suocera come Deli, oppure un padre come Mavi, o un dolore da superare come Bi. La loro amicizia è reale perché si nutre di situazioni in cui è facile immedesimarsi. Anche gli screzi, i compromessi sono reali, così come il fatto che la vita spesso ci conduce verso direzioni che a venti anni non si immaginavano e che, come deve imparare a fare Mavi, i cambiamenti vanno accettati. Quali cambiamenti, quali nuovi inizi fornirà la libreria alle nostre protagoniste? Lo scopriremo solo leggendo. 
Ho amato il rapporto che si è instaurato tra Bi e il signor Marco. Un rapporto pieno di amore, affetto e una comune passione: quella per i libri.
Assegno a Meno male che ci siete voi 6 stelle su 6. Consigliatissimo.

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