Mugunghwa di Mariarosaria Guarino - Recensione: Review Tour

 

Oggi il blog partecipa al Review Tour di Mugunghwa, il nuovo romanzo di Mariarosaria Guarino, ambientato nel Goryeo del 1107.

Una storia indimenticabile, particolarmente adatta a chi ama i kdrama storici. 

Ringrazio l'autrice per la copia digitale in omaggio. 




Vendetta. Onore. Giustizia.


Kim Myung-Soo ha in mente solo queste tre parole. Figlio illegittimo, trattato come uno scarto finché non viene abbandonato nel bosco e ritrovato dal mercante Moon.

Da allora la sua vita cambia e non solo, perché Kim Myung-Soo diventa Moon Mugung. Il suo nuovo nome significa immortalità e ricorda la resistenza del fiore di ibisco, capace di sopravvivere anche nelle condizioni più avverse.

Nella nuova famiglia il ragazzo impara cosa sia l'amore incondizionato, tuttavia la sua sete di vendetta non si placa e quando, un giorno, lui e Gang-Tae, il suo fratello acquisito, salvano la misteriosa Im Soo-Hwa, il destino sembra volergli dare l'occasione per riavere giustizia.

Non può esserci posto per l'amore in un cuore nero che grida vendetta. Non può esserci compassione né fratellanza.

Moon Mugung compirà la sua trasformazione, sporcandosi le mani di sangue e mutando a tratti il suo sentimento per Im Soo-Hwa in un mostro oscuro che lo divora. E quando l'anima pura di Gang-Tae tenterà di ritrovare il cuore di quel fratello che porta il nome di un fiore, potrebbe essere troppo tardi. I petali potrebbero già essere sporchi di sangue.


Due fratelli.

Un solo destino.

Amore e distruzione.

Sangue e Speranza.


“La famiglia non è qualcosa che si decide di avere o rifiutare, è lei a sceglierci e voi non avete speranze. Io sarò la vostra famiglia, Mugunghwa, e non riuscirete a tenermi lontano.”



La mia opinione 



Mariarosaria Guarino ci regala un romanzo intenso, ambientato nel Goryeo (Corea) del 1107.

Sembra, durante la lettura, quasi di ritrovarsi all’interno di un drama storico. Amore, amicizia e fratellanza si fondono alla perfezione, donando molteplici emozioni a chi legge. 

Il punto di forza di Mugunghwa sono i due personaggi maschili principali: Kim Myung Soo e Moon Gang Tae. I due sono l’uno la nemesi dell’altro. Il primo ha sofferto molto, è stato vittima di violenze inaudite (come avveniva spesso all’epoca tra le mura delle dimore più importanti). Teme di perdere chi ama e si nutre di vendetta, e proprio questo desiderio di vendicarsi lo rende egoista e incapace di notare come il suo atteggiamento possa ferire gli altri, che pagano per la sua brama di ottenere una rivincita. Myung Soo non esita a mentire e a nascondere la propria identità anche alle persone che gli vogliono più bene.

Il secondo, Gang Tae, è schietto, solare e altruista fino al massimo sacrificio. Il bene del prossimo viene prima del proprio, anche quando ama con tutto sé stesso una donna che non lo ricambia. Finisce, quindi, sempre per trascurarsi e mettersi perennemente in secondo piano. Anche quando è vittima di ingiustizie che potrebbero fargli desiderare la vendetta, quest'ultima è sempre subordinata al benessere del  prossimo, soprattutto se sono coinvolte le persone a cui lui vuole bene. 

Gang Tae è l’unica persona in grado di placare Myung Soo e di impedirgli di diventare peggio dei loro carnefici. In un certo senso è la sua coscienza e il legame che la Guarino ha creato tra i due è centrale, importante e in grado di far scatenare mille emozioni nel lettore. 

Un legame di fratellanza che va oltre quello di sangue e che riesce a sopravvivere anche alla morte. 

Accanto a questi  personaggi maschili abbiamo due giovani donne che rendono la narrazione più interessante e che sono al centro di numerosi colpi di scena: Im Soo-Hwa e Kim Cho- Hee. Due ragazze coraggiose, talentuose e determinate che testimoniano anche la condizione femminile in una società in cui le regole, spesso crudeli, sono decise da uomini alle prese con le guerre e le trame di potere. Kim Cho-Hee mi ha colpito per il coraggio, la compassione e la capacità di comprendere il comportamento di chi si è dimostrato spietato nei suoi confronti, arrivando al punto di scusarsi per colpe non sue. 

Con questo romanzo la Guarino mi ha fatto raggiungere vette altissime con la sindrome del Second Lead, gioia e dolore di chi ama le serie coreane. Il personaggio migliore in assoluto di Mugunghwa è, secondo me, Moon Gong- Tae. Ho riso, pianto e sperato con lui. Un protagonista indimenticabile. 

Lo stile dell’autrice è molto curato e fa immergere chi legge in un mondo lontano, nel tempo e nello spazio. La lettura si rivela scorrevole e piacevole. 

Assegno a Mugunghwa 6 stelle su 6. Consigliatissimo. 


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