La Catena di Spine (The Last Hours #3) di Cassandra Clarie - Recensione: Review Party

 

Oggi il blog partecipa al Review Party de La Catena di Spine, il terzo volume della trilogia di The last hours di Cassandra Clare. 

Ringrazio la Mondadori per la copia in omaggio. 





Cordelia Carstairs ha perso tutto ciò che più contava per lei. Nel giro di poche settimane, infatti, ha visto morire il padre, fallire il piano di diventare la parabatai di Lucie e sgretolarsi il matrimonio con James. E, quel che è peggio, ora si ritrova legata a un antico demone, Lilith. Arrivata a Parigi con Matthew Fairchild, la ragazza spera che le attrazioni notturne della Ville Lumière le facciano dimenticare le sue miserie. Ma la realtà riesce a insinuarsi anche nelle sue giornate parigine quando la raggiungono notizie scioccanti da casa: a quanto pare Tatiana Blackthorn è fuggita dalla Città di Adamante e Londra è sotto scacco del Principe dell'Inferno, Belial. Dilaniata da sentimenti confusi e contraddittori, Cordelia fa ritorno a Londra, dove di lì a poco un segreto degli Herondale verrà portato alla luce da un nemico inaspettato e l'intera famiglia accusata di una colpa gravissima. Niente potrà forse tornare come prima per Cordelia, anche perché il legame con i suoi vecchi amici sembra ormai deteriorato in modo irrimediabile. Il tempo intanto corre veloce e i piani di Belial stanno per investire come un'onda mortale la ragazza, Lucie, gli Allegri Compagni e tutti gli Shadowhunter. Rimasti a fronteggiare l'esercito di Belial in una Londra infestata dalle ombre, per riuscire a salvare la loro città e le loro famiglie, Cordelia e i suoi amici dovranno radunare tutto il coraggio che possiedono, ingoiare l'orgoglio e imparare nuovamente a fidarsi l'uno dell'altro. Perché se dovessero fallire, potrebbero perdere tutto, comprese le loro anime.



La mia opinione


Cassandra Clare mi aveva lasciato con il fiato sospeso al termine del secondo libro. Ho aspettato per un anno l’uscita del terzo e con delle grandissime aspettative che, ve lo dico subito, non sono state deluse. 

In particolare Lucie e Jesse e il triangolo Cordelia - Matthew e James mi avevano resa desiderosa di avere tra le mani La catena di spine. 

Devo dire che il grande punto di forza di questa trilogia restano i personaggi principali, le caratteristiche che li descrivono, le relazioni che hanno instaurato tra di loro. 

Il gruppo è formato da protagonisti coraggiosi, che affrontano dei nemici pericolosi, facendo riferimento più alla loro forza di volontà  che a capacità che, vista la giovane età, non hanno avuto il tempo di acquisire. 

In questo terzo volume le relazioni tra i vari membri del gruppo entrano in crisi perché per troppo tempo alcune verità sono state nascoste, oppure perché non si ha il coraggio di essere pienamente sinceri con gli altri, per paura di ferirli. In particolare le relazioni di Cordelia e James e di Cordelia e Lucie sono state influenzate da questo. 

La maggioranza dei problemi di James e Cordelia all’inizio di questo libro derivano dalla mancanza di comunicazione, soprattutto da parte del ragazzo, che tiene per sé un’informazione davvero ghiotta. Pur adorando il figlio dei miei amati Will e Tessa, sono stata più volte tentata di entrare nel libro e scuoterlo per costringerlo a rivelare alla moglie quella verità che avrebbe risolto un bel po’ di problemi all’istante. Anche perché senza sapere tutto, lei non avrebbe mai potuto optare per quelle scelte libere che il marito desiderava potesse compiere, visto che non aveva in mano tutte le informazioni necessarie. Anche il legame tra Cordelia e la sua ex parabatai è piuttosto complicato per una serie di omissioni e per quel cambiamento nel loro rapporto dovuto alle nuove circostanze che riguardano Cordelia. Riusciranno a risolvere tutti i loro problemi entro la fine de La Catena di Spine? lo scoprirete solo leggendo. 

Invece Matthew e James ad accettare il fatto di amare la stessa donna? Questo triangolo mi ricorda molto quello che vedeva come protagonisti Tessa, Will e Jem e devo dire che ciò non mi è dispiaciuto.  In questo volume i problemi di alcolismo di Matthew verranno approfonditi, mentre James farà i conti con il fatto di essersi curato poco per anni dei problemi del suo migliore amico. Il motivo noi lo sappiamo. 

Uno dei personaggi che mi hanno colpito maggiormente è stata Grace, che ho rivalutato. Ho iniziato a comprendere le sue motivazioni. In particolare l’autrice ha descritto alla perfezione l’animo di una ragazza che è stata usata. Soprattutto mi ha emozionato la sua relazione con il fratello Jesse. Il loro rapporto è autentico e sembrava uscire dalle pagine. Devo dire di aver apprezzato anche gli scambi tra Grace e Christopher, sui quali avrei puntato. L’autrice, però,  ha compiuto una determinata scelta in merito, non posso spoilerare di più. Si tratta di una scelta definitiva che mi ha lasciato con un po’ di amaro in bocca. 

Cordelia, invece, questa volta è in crisi, non è più l’eroina che combatteva in prima linea con la sua Cortana, ha perso i punti di riferimento che aveva sempre avuto e anche la fiducia in alcune persone che ha sempre ritenuto fondamentali nella sua vita. Riuscirà a trovare una soluzione ai suoi problemi? Riuscirà a capire cosa fare della sua vita e del suo matrimonio? Lo scoprirete solo leggendo, ma ho trovato la sua svolta davvero interessante. Credo che fosse necessario per chiudere in bellezza il suo percorso, facendo emergere dei nuovi lati del personaggio.  Ho  apprezzato molto il legame con il fratello Alastair e in particolare il modo in cui si sono sempre sostenuti sin dall’inizio.

Anche il personaggio di Jesse mi ha colpito. La sua comprensione, la sua saggezza mi hanno commosso e ho apprezzato tutte le sue scene con Lucie. 

Le coppie create dalla Claire hanno soddisfatto il mio lato romantico: James e Cordelia, Alastair e Thomas, Jesse e Lucie… Ho avuto gli occhi a forma di cuoricino leggendo il loro epilogo. Ho versato anche qualche lacrimuccia in realtà. In generale ho provato delle emozioni davvero intense. Con la Catena di spine si conclude un percorso durato tre anni, un percorso lungo in cui la Clare mi ha guidato con il suo stile chiaro, diretto e con quella capacità di farmi sentire all’interno della scena, insieme ai protagonisti. Un viaggio intenso.

Assegno a La catena di Spine 6 stelle su 6. Consigliatissimo.



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