Yay or Nay - Una moglie ideale di Cinnie Maybe - Recensione: Review Tour


Oggi il blog partecipa al Review tour di Yay or Nay, il nuovo romanzo di Cinnie Maybe, edito dalla Delrai Edizioni. Ringrazio la CE per la copia digitale in omaggio. 



 Archibal Cavendish ha tutto: è ricco, nobile e sfacciatamente bello. Di contro, è altrettanto irresponsabile e immaturo. Per questo, alla soglia dei trent’anni, la famiglia lo mette di fronte a un aut aut. Gli verranno tolti tutti i privilegi di cui ha vergognosamente abusato grazie al suo titolo durante gli anni, se non dimostrerà di sapersi impegnare nell’azienda di famiglia e, soprattutto, se non si metterà in testa di trovare una moglie adatta al suo ruolo di erede del ducato. Archie decide così di assumere una perfetta sconosciuta, Mack, una tipa sboccata e con i capelli lilla, che non sa nulla di etichetta e convenzioni. Per vivere, la ragazza vende street food con un furgoncino ambulante degli anni Settanta con cui gira per Manhattan, e non ha mai avuto a che fare con un duca.


Tra situazioni tragicomiche, pregiudizi, e confessioni a cuore aperto, Mack e Archie passeranno sempre più tempo insieme, fino all’inevitabile consapevolezza di provare un sentimento che va al di là del contratto che hanno firmato. Ma che succede se, proprio come nelle favole, la strega cattiva scopre l’inganno ed è pronta a far trasformare di nuovo la carrozza di Mack nel furgoncino dello street food?



La mia opinione 

Cinnie Maybe è una autrice che non delude mai e che ho avuto il piacere di incontrare sia al FRI che alla fiera di Roma Più libri più liberi.  Yay or Nay: la moglie ideale è un romanzo che mi ha fatto sorridere in un momento particolarmente difficile ed è una commedia romantica che riesce anche a farci riflettere parecchio sul rapporto che spesso instauriamo con i nostri genitori o con gli altri, oltre che sui pregiudizi che spesso abbiamo verso coloro che sono diversi da noi. Tanti sono i topos letterari presenti: abbiamo il fake date, l’enemies to lovers e lo slow burn. 

Il punto di forza sono proprio i due personaggi principali e il modo in cui l’autrice li ha caratterizzati: sono agli antipodi, provengono da mondi diversi, fanno parte di due differenti classi sociali e hanno un rapporto del tutto opposto con il denaro, ma anche una cosa in comune: non credono nell’amore e la loro infanzia non è stata serena. 

Se Mack è stata trascurata dalla madre e ha sempre dovuto lottare per sopravvivere, Archie proviene da una famiglia agiata che non lo ha mai considerato, che lo ha costretto a intraprendere percorsi di vita che non desiderava e lo ha sminuito costantemente. I due, però, da un odio iniziale, pian piano iniziano ad apprezzarsi e a capire che forse l’amore vero esiste e sta unendo proprio loro due. Si tratta di uno slow burn davvero ben costruito dalla Maybe. Talmente credibile da emozionare. I dialoghi poi sono brillanti. Archie e Mack si fanno amare dal lettore, riescono a catturarlo. In particolare ho apprezzato il carattere della protagonista femminile.

Lo stile dell’autrice è ben curato e il ritmo frizzante. Assegno a Yay or Nay: la moglie ideale  6 stelle su 6 consigliatissimo. 


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