Aurora Rising di Amie Kaufman e Jay Kristoff (Aurora Cycle #1): Recensione


Oggi vi parlo di Aurora Rising, il primo volume della serie Aurora Cycle.
Ho adorato questa trilogia.
Volete conoscere la mia opinione?


Anno 2380: ai cadetti dell'ultimo anno dell'Accademia Aurora sta per essere affidata la prima vera missione. Tyler Jones sa che, proprio perché è il migliore del suo anno, potrà reclutare la squadra dei suoi sogni. Peccato che, a causa del suo comportamento sconsiderato, come punizione gli vengano assegnati d'ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri capisquadra, quelli con cui nessuno vorrebbe mai lavorare. Proprio lui, l'allievo più talentuoso dell'Accademia sarà al comando di una vera e propria banda di disperati: una diplomatica, cintura nera di sarcasmo, una scienziata sociopatica con la tendenza a sparare ai suoi compagni, uno smanettone geniale e dall'ironia pungente, un guerriero alieno con seri problemi di gestione della rabbia, una pilota abilissima con un leggerissimo debole per Tyler. Ma non è nemmeno questo il suo problema principale. Infatti, solo dopo aver risvegliato da un sonno lungo duecento anni la misteriosa Aurora Jie-Lin O'Malley, Ty scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra rimasta a lungo sopita e che, ironicamente, proprio la sua squadra di disperati potrebbe essere l'ultima speranza di salvezza per l'intera galassia. Comunque: niente panico!


La mia opinione 


Amie Kaufman e Jay Kristoff mi hanno conquistata con questo primo volume della Aurora Cycle.

La trilogia parte con il botto e il mondo creato mi ha ricordato un po' Star Wars, una saga che adoro.

Il Worldbuilding è stato realizzato alla perfezione perché Magellano, l'uniglass di Aurora ci fornisce utili spiegazioni e non poche informazioni su questo mondo nuovo. Il personaggio di Aurora si rivela funzionale allo scopo introduttivo. La sconosciuta terrestre, infatti, vive prima una vita tranquilla sulla Terra, in attesa di una spedizione per Octavia III, ma all'improvviso si ritrova in un'epoca diversa e in un mondo sconosciuto, che scopre insieme ai lettori. 

Aurora deve accettare cambiamenti e perdite e trovare il suo posto nel mondo. Come il resto della Squadra 312.

I personaggi sono il vero punto di forza dell'opera e sono il paradigma della diversità e della rappresentatività. 

Finian è disabile e bisessuale mentre Zila è omosessuale. 

I membri di questa squadra hanno dei caratteri difficili e questo li ha resi gli scarti dell'Accademia.

Zila è incapace di provare sentimenti e questo la rende inadeguata nel gestire delle relazioni umane. Finian è cinico e respinge le persone. È geniale e cinico in ugual misura e soprattutto non accetta l'aiuto di nessuno, anche delle persone che più lo amano.

Kal, il mio preferito, ha un carattere complesso. È spaccato a metà e deve combattere contro un nemico interiore. Spero di saperne di più in Aurora Burning. Nel frattempo ho adorato il suo legame con Aurora.

Scarlett è intelligente e sveglia, ma non si impegna. È chiaro che l'unico suo scopo è tenere Ty fuori dai guai.

Kat e Tyler, invece, sono perfetti. Lui è il leader impeccabile anche se un po' vanitoso, mentre Cat è un Asso, una pilota straordinaria dal carattere difficile.  Bellissimo il loro legame, anche se i due autori sono stati piuttosto sadici e mi hanno spezzato il cuoricino.

Nella squadra 312, però, ognuno trova una sua dimensione e vediamo  formarsi  una famiglia. È chiaro che qualcuno ha deciso che proprio questa banda di "scarti" abbia una missione più complessa del previsto da compiere. Il lettore allora è davvero interessato. Vuole saperne di più e desidera leggere anche gli altri due volumi.

Amie Kaufman e Jay Kristoff hanno uno stile chiaro, elegante e hanno creato un legame diretto con chi legge.

Assegno a Aurora Rising 6 stelle su 6. Consigliatissimo. 


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