La peste e la vite di Patrick K. Dewdney ( Il ciclo di Syffo Vol 2) - Recensione: Review Party




Oggi il blog partecipa al Review Tour de La peste e la vite. Si tratta del secondo volume de Il ciclo di Syffo di Patrick K Dewdney.

Ringrazio la Mondadori per la copia digitale in omaggio.


Per cinque anni Syffo di Corna-Brune sopravvive nell'inferno delle miniere di Iffo, incatenato con altre migliaia di schiavi nelle viscere della terra. A tenerlo in vita è il pensiero di Brindilla, la tenera amica d'infanzia che non è riuscito a strappare al lupanare del villaggio di tela. A offrirgli una via di salvezza, la tragedia della peste che nel 631 devasta Iffo.


Guarito dalla malattia, riesce a fuggire, e si dirige verso le montagne gelate, pronto ad affrontare il proprio futuro, consapevole che d'ora in poi non saranno più gli uomini a plasmare il suo destino. Sopravvissuto anche al ghiacciaio, Syffo inizia un nuovo vagabondare, alla scoperta di nuovi luoghi, nuovi popoli, nuovi pericoli e nuove ingiustizie, sempre "col cuore scisso" tra la meraviglia per ciò che lo aspetta e tutto ciò che si lascia alle spalle.


Ad accompagnarlo, attraverso un paese devastato dai conflitti e dall'epidemia, la fame, la paura di essere catturato, i fantasmi di tutti coloro che ha amato e sono morti. E la consapevolezza, dapprima acerba, poi via via più precisa, di non essere più il bambino nato dalla parte sbagliata della Storia, ma un giovane uomo al centro di un disegno che gli conferisce una forza straordinaria.


La mia opinione


Torna Syffo, il protagonista de Il bambino di polvere e il lettore può di nuovo lasciarsi conquistare dalle sue avventure. Lo stile dell'autore si conferma coerente e conforme a quello del volume precedente. Dewdney è un vero mago delle descrizioni anche questa volta. Ci descrive ogni particolare delle avventure vissute dal protagonista, dei personaggi che incontra, dei popoli in cui entra in contatto e delle difficili situazioni che si trova a vivere.

La massiccia presenza delle descrizioni rendono il ritmo più lento, ma non pesante. In più di 600 pagine ho notato, però, un numero piuttosto ridotto di dialoghi, che avrebbero dato maggior ritmo alla narrazione. Inoltre, ancora una volta, in mezzo a tante descrizioni così dettagliate, fatico a trovare i sentimenti e le emozioni del protagonista principale.

Assistere alle avventure di Syffo, però, mi permette ogni volta di veder crescere e maturare il personaggio. Lo stile dell'autore è molto curato e semplice. Nonostante la mole di pagine, la lettura risulta scorrevole.

Assegno a La peste e la vite 4 stelle e ½ su 6.



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