365 giorni di Blanka Lipińska - Recensione: Review Party



Oggi il blog partecipa al Review Party di 365 giorni, il primo volume della trilogia di Blanka Lipińska.

Ringrazio la Mondadori per la copia digitale in omaggio.


Laura Biel e il suo fidanzato sono in vacanza in un luogo da favola: la Sicilia! Proprio il giorno del suo ventinovesimo compleanno, però, Laura viene rapita dal bellissimo don Massimo Torricelli. Cosa può volere un capomafia locale da una turista polacca? Massimo ha le sue ragioni: quella splendida donna, infatti, è identica all'angelica figura che gli è apparsa quando ha rischiato di morire in seguito a un attentato. Miracolosamente sopravvissuto, ha giurato che avrebbe fatto di tutto per trovarla e farla sua. A ogni costo. E ora intende mantenere quella promessa: terrà Laura prigioniera nella sua meravigliosa tenuta per 365 giorni, trascorsi i quali, se lei non si sarà innamorata, la lascerà andare. Ma se lei cercherà di scappare prima, ucciderà tutta la sua famiglia. Laura in effetti cede al fascino di don Massimo, ma riuscirà la loro precaria relazione a resistere alla forza del destino?


La mia opinione


365 giorni è un romanzo noto a livello mondiale, anche grazie al film rilasciato sulla piattaforma Netflix. La storia di Laura e Massimo ha colpito il pubblico e lo ha diviso: ci sono persone che la amano e altre che la considerano trash. Di certo non lascia indifferenti.  Credo che 365 giorni porti il lettore a fare delle esperienze che, per fortuna, non farebbe mai nella realtà.  Serve per evadere, per passare dei momenti di evasione.

La storia di Massimo e Laura è quella di un amore tossico, malato. Lui, per averla e tenerla legata a sé è disposto a compiere ogni azione, anche la più indegna. Laura sembra soffrire della sindrome di Stoccolma. Se Massimo è un criminale e un maschio Alfa che domina la protagonista,  senza permetterle davvero di scegliere, Laura è una donna lontana dallo stereotipo della ragazza pura e illibata che spesso troviamo negli erotici e nei mafia romance. Non solo, ma la superficialità con cui vive una vita di lusso, pagato da denaro proveniente dalle attività criminali di Massimo, lascia basiti. La protagonista non conosce davvero l'Italia, quello che sa sulla mafia lo deve a film come Il Padrino e si nutre di stereotipi sugli italiani. È da condannare per il modo in cui considera il nostro paese? In realtà no. Credo che si faccia semplicemente portavoce dell'opinione che molti stranieri hanno di noi. Sbagliata, ovviamente. Laura commette molti errori e non è simpatica, ma le sue vicende hanno destato il mio interesse. Ripongo delle speranze in lei. Spero che riesca a liberarsi da un amore tossico e malato e dalla sindrome di Stoccolma. Le auguro, in poche parole, una vita lontana da un uomo che ai rivali spara. Non posso elencare le numerose mancanze e nefandezze di Massimo perché  farei degli spoiler. Nei prossimi volumi di 365 auguro alla protagonista di trovare dei  valori da contrapporre a un vestito firmato. Non vedo l'ora di vedere un'evoluzione sia nel rapporto con Massimo sia a livello individuale. 

Ripongo, quindi,  non poche speranze nell'arrivo di Marcelo Matos, che di sicuro sarà presente nel terzo volume. 365 giorni non è il libro migliore che ho letto nella mia vita, ma ha destato il mio interesse, tenendomi incollata alle pagine e facendomi desiderare di leggere i prossimi volumi. 

Lo stile dell'autrice è molto semplice.

Assegno a 365 giorni 4 stelle su 6. 




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