Wicked di Gregory Maguire: Recensione e approfondimento sul Vinkus


 Oggi il blog partecipa al Review Party di Wicked, il capolavoro di Gregory Maguire. 

Ringrazio la Mondadori per la copia in omaggio.




Elfaba, la Perfida Strega dell'Ovest "Per definizione, il male si nasconde." Glinda "Sono ricca sfondata, l'avresti mai detto?



Chi immaginava che la beneficenza fosse così redditizia?" Principessa Elefantessa Nastoya "Quando ci troviamo di fronte a un bivio, quando l'aria puzza di tragedia, a rimetterci sono coloro che non indossano una maschera." Il Mago di Oz "Il punto, mia verde fanciulla, è che non tocca a una giovane, né a una studentessa, né a una cittadina decidere ciò che è giusto e ingiusto.



È compito dei capi." Dottor Dillamond "Cosa pensate che intendesse Madame Morribile concludendo il secondo Quell con l'epigramma 'Animali, abbassate la cresta'!" Madame Morribile "Con il passare del tempo e una cornice abbastanza ampia, tutto ciò che possiamo dire o fare finisce per rivelarsi ironico." Fiyero, principe degli Arjiki di Kiamo Ko "Cosa credi di sapere della perfidia?"




La mia opinione 



Wicked incolla il lettore alle pagine, lo travolge trasportando nel mondo di Oz e facendogli conoscere la storia di Elfaba, della sua famiglia,  di Glinda, di Fiyero e di tantissimi altri personaggi indimenticabili. La strega dell'Ovest mi ha conquistata per la sua forza, per le sue idee e anche per il coraggio dimostrato nonostante le ingiustizie da lei subite. Il mondo descritto in Wicked non si discosta poi così tanto da quello in cui viviamo. Ci sono leggi che colpiscono alcune categorie della popolazione per la loro appartenenza razziale, ci sono riferimenti a bagni di sangue portati avanti per conquistare ricchezze naturali come i rubini, non curandosi dei danni ambientali, oltre di quelli umani. Il mondo di Oz è un vero e proprio sistema repressivo e autoritario,  classista e disposto a utilizzare la violenza più feroce per mantenere quell'ordine necessario al mago. In questo contesto si inseriscono anche le scelte di vita svolte dalla coraggiosa e potente Elfaba.


Le avventure da lei vissuta, i posti da lei visitati ci fanno scoprire un universo meraviglioso e sapientemente descritto dalla penna dell'autore. 


Lo stile di Gregory Maguire è elegante, ricercato e in grado di donare un'esperienza di lettura piacevole e scorrevole. 


Assegno a Wicked 6 stelle su 6.




Il Vinkus



Dopo 7 anni chiusa in un convento, dove è stata prima costretta al silenzio assoluto e poi a prendersi cura di malati terminali, Elfaba, con il nome di Sorella Santa Aelphaba, intraprende un viaggio verso il Vinkus, insieme a Liir, un bambino, e ad altri viaggiatori della Carovana del Sentiero Erboso, sotto la guida di una certa Avenula.


Il Vinkus ci viene descritto come un barbaro territorio di confine. Proseguendo verso sud la Carovana si trova davanti al Lago Kall, che viene descritto come un luogo dalle acque grigie, morte, adatte a fornire da bere ai cavalli ma non agli esseri umani. L'autore lo paragona a un lembo di nuvola.


Proseguendo il viaggio verso ovest, la comitiva giunge nei pressi del Passo di Kumbricia, che viene descritto come particolarmente sensuale, una sorta di donna coricata con le gambe aperte, pronta per accogliere i viaggiatori. È presente una fitta vegetazione, composta da pini e peri selvatici. Vi è anche una foresta, un forte odore di felce si diffonde nell'aria e il clima diventa sempre più umido.


Il Vinkus è un territorio popolato da diverse tribù considerate ostili e pericolose: gli Yunamata, i Concha e gli Arjiki. Per le relazioni con questi popoli è necessario procurarsi un rafiqi locale, che funga da guida e si occupi di negoziare i pedaggi e i permessi per la Carovana, che altrimenti non potrebbe muoversi sul territorio.


La Carovana incontra gli Yunamata, che Elfie non considera particolarmente aggressivi, anzi tutto il contrario. Accolgono i visitatori con la frutta, facendoli anche partecipare alle loro danze tribali.


I nostri viaggiatori si imbattono anche i Concha, che sembrano più pericolosi. Il loro accampamento è composto da circa 400 tende color sabbia, disposte in cerchi concentrici e con al centro quella della Principessa Nastoya, che viene definita come sporca e maleducata. Due corvi sono appollaiati sulle sue spalle e la ricoprono con i loro escrementi. 


La tribù dei Concha è composta da circa un migliaio di uomini e donne dagli occhi sporgenti e umidi e dalla pelle color salmone al vapore. I Concha venerano gli Elefanti. Scopriamo, infatti, che la Principessa è in realtà una Elefantessa.


L'ultima tappa del viaggio di Elfie la conduce nel territorio degli Arjiki, che le sembrano dei selvaggi, dei pastori nomadi, così diversi da Fiyero, il loro re, che tanto era stato legato alla nostra Elfaba.


La roccaforte dove risiede il loro clan sovrano è il Kiamo ko, una sorta di castello costruito su una roccia nera. In passato era stata una centrale idrica, infatti sotto di lui scorre un affluente del fiume Vinkus. Era stato il padre di Fiyero a trasformarlo in una fortezza, rafforzando le difese con una merlatura aguzza. Facciamo la conoscenza di Sarima, la principessa madre degli Arjiki, che riceve la visita di Elfie e la ospiterà.  Scrima è la vedova di Fiyero e da lui ha avuto tre figli: Irji, Manek e Nor, rispettivamente due maschietti di dodici e undici anni e una femminuccia di nove. La principessa ha anche un gran numero di sorelle che vivono con lei al Castello.





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