La ragazza di Venezia di Siobhan Daiko - Recensione: Review Tour



Oggi il blog partecipa al Review Tour de La ragazza di Venezia, il meraviglioso romanzo di Siobhan Daiko.





Lidia De Angelis ha tenuto un profilo basso da quando le leggi razziali di Mussolini l’hanno strappata dal suo primo amore. Ma quando i tedeschi occupano Venezia nel 1943, è costretta a scappare dalla città per salvare la propria vita.


Lidia si unisce ai partigiani sulle montagne del Veneto, dove incontra David, un soldato inglese che combatte per la stessa causa. Man mano che si affeziona a lui, le dure rappresaglie tedesche e le appassionate attività patriottiche di Lidia minacciano di separarli.


Decenni dopo, a Londra, mentre passa in rassegna gli effetti personali della nonna dopo la sua morte, Charlotte scopre un libro di preghiere ebraico, lettere non aperte scritte in italiano e una fotografia sbiadita che ritrae un gruppo di giovani davanti al Palazzo Ducale.


Incuriosita dal rifiuto della nonna di parlare della sua vita in Italia prima e durante la guerra, Charlotte si reca a Venezia alla ricerca delle sue radici. Lì, apprende non solo la devastante verità sul passato di sua nonna, ma anche alcune verità sorprendenti su se stessa.


La mia opinione 


La ragazza di Venezia ci trasporta nell'Italia della Resistenza, donandoci emozioni forti e facendoci riflettere proprio a pochi giorni dalla ricorrenza del 25 aprile e mentre gli ucraini cercano di resistere ai russi,  riproponendo dinamiche simili a quelle narrate nel romanzo.

Il racconto dell'autrice è davvero realistico. Ci ha descritto cosa significa per una giovane ragazza ebrea non poter più frequentare le lezioni per via delle leggi razziali. Con grande realismo ci scontriamo con i discorsi di tanti ebrei che, nonostante i segnali e le notizie dei primi massacri a opera dei nazisti, pensavano che a loro non sarebbe successo nulla. Del resto non si può concepire un simile orrore.

Con Lidia saliamo in montagna con i partigiani, scopriamo come erano spietati i tedeschi e i fascisti,  ci rendiamo conto di quanto le brigate partigiane siano state aiutate dagli Alleati, rispondendo a richieste simili a quelle che ogni giorno gli ucraini fanno alla NATO.

L'orrore della guerra nazista è lo sfondo di una grande storia d'amore. Un orrore della guerra che non risparmia le donne, che spesso sono vittime di violenze ben peggiori. Ci sono anche le storie dei deportati ebrei che non hanno mai fatto ritorno dai campi di sterminio e quelle dei giovani partigiani che sono stati impiccati come monito per la popolazione.

Si torna, grazie alla buona penna dell'autrice, nell'Italia della Resistenza, respirandone l'aria, i pensieri dominanti e i pericoli mortali di una guerra civile all'interno di un conflitto mondiale. Se proprio  devo muovere una piccola critica,  avrei ridotto un po' le spiegazioni degli eventi storici, che fanno parte della cultura generale di tutti noi. Soprattutto se si tratta di un pubblico italiano. 

Ho particolarmente apprezzato le descrizioni di Venezia, una città che conosco molto bene e che amo. Sono stata più volte al ghetto, ho soggiornato al Lido e cenato a Pellestrina. Inoltre un giorno sono entrata anche all'interno della magnifica Ca' Foscari, provando una forte invidia per gli studenti.

Insomma mi sono sentita un po' come Charlotte ed Elena e ho amato ogni descrizione della città, credendo quasi di camminare tra le sue calle.

Lo stile dell'autrice è diretto e semplice,  mentre la lettura si rivela scorrevole.

Assegno a La ragazza di Venezia 5 stelle e ½ su 6.

Consigliato.

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