In famiglia di Elena Basile - Recensione: Review Party

 



Oggi il blog partecipa al Review Party di In famiglia, il nuovo romanzo di Elena Basile.


Ringrazio La nave di Teseo per la copia in omaggio.




Giovanna ogni sera percorre le vie attorno casa, a Napoli, in un esercizio quotidiano utile al suo cuore affaticato. Mentre cammina pensa a Mario, suo marito, un ex giudice. I due si sono conosciuti da ragazzi: riflessivo e astratto e malinconico lui, curiosa e irrequieta e selvatica lei. Senza particolare passione, ma grazie all’ostinazione di Mario, il matrimonio si compie e la famiglia, che va a vivere in uno spazioso appartamento al Vomero, presto si allarga: arriva Alfredo, bambino insicuro e inquieto, e qualche anno dopo Emanuela, delicata e bella, di cui Alfredo è gelosissimo. Elena Basile descrive i rapporti inestinguibili che incatenano i personaggi di una famiglia tra competizione, affetto e passioni oscure, mentre inseguono una serenità mai veramente vissuta. Una storia di speranza incarnata da donne forti e fragili insieme, che tengono le redini di una famiglia imperfetta, come forse lo sono tutte, e capace per questo di sorprenderci in ogni momento.



La mia opinione


Elena Basile ci regala un ritratto realista di una famiglia come tante, con i suoi conflitti, i suoi legami, le sue ombre.  Giovanna, Mario, Alfredo ed Emanuela ci raccontano le loro storie e i legami familiari che hanno condizionato la loro vita. Giovanna e Mario sono una coppia conflittuale, composta da due persone agli antipodi. Lei è imprevedibile, una sorta di belva che si è sposata solo per uno status, per sfuggire da una prigione e trovare il proprio posto nel mondo. Mario, invece, è così fragile, serio e legato alle regole. Un rapporto così malsano, il loro, da rendere la vita dei figli un vero inferno. Alfredo ed Emanuela sono vittime delle guerriglie dei genitori. Il figlio maggiore è fragile, ansioso e violento. Ha bisogno di regole e le trova nella propria razionalità e in una moglie venale e autoritaria. Tutto per ottenere quella sicurezza che non ha mai ricevuto dal padre.

Anche Emanuela è vittima del suo passato familiare e, collezionando amori che non riesce mai fino in fondo a vivere, cerca negli amici, veri o immaginari, il rifugio di cui ha bisogno. In loro ripone quella fiducia che non riesce a concedere alla sua famiglia. Ognuno di loro ci narra la propria storia, spostandosi avanti e indietro nel tempo (senza confondere il lettore), in una alternanza ben realizzata tra prima e terza persona. 

La Basile ha analizzato alla perfezione i personaggi, rendendoli umani nelle loro imperfezioni e nelle loro miserie. Lo stile è davvero elegante e a tratti poetico. Il problema, però, è il ritmo narrativo. In famiglia è un romanzo introspettivo e richiede un ritmo lento. Avrei, però, inserito più dialoghi e ridotto il numero delle descrizioni. Il testo, infatti, sembra un po' monotono e privo di brio.

Resta comunque un buon romanzo.

Assegno a In famiglia 4 stelle e ½ su 6. Consigliato.

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